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La canzone di Natale
(Testo
di Stefano Capelli musica di Sergio Scaldati)
E fu in una notte di sortilegio che appresi la storia dalle suore in collegio della Madonna che senza dolore mise al mondo nostro signore
Pastorelli accorrete, venite a vedere che bel presepe
San Giuseppe incredulo dello strano fatto si domandava come avesse fatto ad essere incinta e restare pura ah la Madonna, che strana creatura
Pastorelli accorrete, venite a vedere che bel presepe
L'asinello sornione se la ghignava mentre Giuseppe dubbioso pensava E il bue che di corna ne sapeva qualcosa Diceva “Ahi Giuseppe, che brutta cosa..”
Pastorelli accorrete, venite a vedere che bel presepe
Arrivarono i magi insieme alla stella e l'atmosfera si fece più bella soltanto Giuseppe col cuore affranto era incazzato con lo Spirito Santo
con lo Spirito Santo che per volere divino con la Madonna ci fece un bambino lasciando Giuseppe cornuto e mazziato ma quel bimbo è Gesù e sia sempre lodato
Adeste Fideles laeti et triumphantes venite adoremus dominum
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